Sai cosa sono, a cosa servono e quando si versano i contributi Inps nel lavoro domestico?

Cosa sono.

I contributi nel settore del lavoro domestico (anche negli altri settori) sono i versamenti che il datore di lavoro domestico è tenuto ad effettuare trimestralmente nei confronti dell’ente previdenziale Inps, sia per la quota a proprio carico, sia per la quota a carico del dipendente (una quota dei contributi è carico del dipendente e viene trattenuta in automatico da MondoColf  sul prospetto paga) .

I valori dei contributi nel lavoro domestico vengono ricalcolati ogni anno in base alla variazione del costo della vita comunicato dall’Istat.

L’importo dei contributi è determinato in primo luogo dall’orario di lavoro settimanale.

Nel caso di rapporti di lavoro con orario settimanale pari o superiore alle 25 ore, l’aliquota contributiva per il lavoro domestico è in misura fissa e deve essere pagata per ogni ora retribuita nel trimestre di riferimento.

Nel caso di rapporti di lavoro con orario settimanale pari o inferiore alle 24 ore, le aliquote contributive per il lavoro domestico sono tre e variano in base all’importo della retribuzione oraria, comprensiva della quota di tredicesima mensilità e, per i rapporti di lavoro conviventi, le quota del vitto e dell’alloggio.

Quale scegliere?

Non spetta a noi scegliere la fascia dei contributi da applicare, ma l’Inps, nel comunicare i valori/importi dei contributi, comunica anche la fascia retributiva abbinata ad una predefinita aliquota contributiva.

In entrambi i casi, sia per i rapporti di lavoro domestico con orario settimanale pari o superiore alle 25 ore, sia per rapporti di lavoro domestico con orario settimanale pari o inferiore alle 24 ore, le aliquote contributive possono aumentare per due motivi.

  1. Nel caso in cui il rapporto di lavoro instaurato è a tempo DETERMINATO, in tal caso, ai sensi dell’art. 2 comma 28 della legge 92 del 2012, è previsto un contributo addizionale pari all’1,4%.
  2. Nel caso in cui il rapporto di lavoro è svolto tra coniugi e tra parenti e affini entro il terzo grado (É possibile instaurare un rapporto di lavoro domestico tra coniugi a patto che il datore di lavoro coniuge percepisce l’indennità di accompagnamento. È possibile instaurare un rapporto di lavoro domestico tra parenti e affini entro il terzo grado solo nei casi stabiliti dall’art. 1 del DPR n. 1403 del 31 dicembre del 1971). Anche in questo caso, l’aliquota contributi risulta essere più alta.

MondoColf calcola automaticamente per te i contributi da versare in base all’orario di lavoro settimanale del dipendente.

A cosa servono i contributi lavoro domestico?

I contributi versati al lavoratore domestico servono a finanziare il fondo pensione per i lavoratori dipendenti, il fondo che pagherà la Naspi in caso di perdita involontaria del rapporto di lavoro, l’Inail in caso di infortunio sul lavoro e il fondo di garanzia per il trattamento di fine rapporto.

Quando si versano?

I contributi si versano entro il 10 del mese successivo al trimestre di riferimento o, in caso di cessazione, entro 10 giorni da tale data.

  • Primo trimestre : Gennaio/Febbraio/Marzo – scadenza 10 Aprile
  • Secondo trimestre : Aprile/Maggio/Giugno – scadenza 10 Luglio
  • Terzo trimestre : Luglio/Agosto/Settembre – scadenza 10 Ottobre
  • Quarto  trimestre : Ottobre/Novembre/Dicembre – scadenza 10 Gennaio

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